martedì 16 giugno 2015

Il Lavoro esoterico gnostico

 

Per lavorare seriamente su se stessi è urgente studiare la Gnosi e utilizzare le idee pratiche che diamo in quest’opera.
Tuttavia non possiamo lavorare su noi stessi con l’intenzione di dissolvere un certo io prima di averlo osservato.
L’osservazione di noi stessi lascia entrare un raggio di luce dentro di noi.
Un io si esprime nella testa in un modo, nel cuore in un altro e nel sesso in un altro ancora.
Dobbiamo osservare l’io che abbiamo colto in un dato momento, urge vederlo in ognuno dei tre centri del nostro organismo.
Se nei rapporti con gli altri restiamo in allerta e vigili come la sentinella in tempo di guerra, ci autoscopriamo.
Ricordi a che ora hanno ferito la tua vanità? Il tuo orgoglio? Che cosa ti ha maggiormente contrariato durante la giornata? Perché hai avuto questa contrarietà? Qual è stata la causa segreta? Studia questo: osserva la tua testa, il cuore e il sesso.
La vita pratica è una scuola meravigliosa: nei rapporti interpersonali possiamo scoprire quegli io che abbiamo dentro di noi.
Qualsiasi contrarietà, qualunque incidente può condurci alla scoperta di un io mediante l’auto-osservazione intima, sia esso di amor proprio, di invidia, di gelosia, di ira, di cupidigia, di sospetto, di calunnia, di lussuria, ecc.
Dobbiamo conoscere noi stessi prima di poter conoscere gli altri. È urgente imparare a vedere il punto di vista altrui.
Se ci mettiamo al posto degli altri, scopriremo che i difetti psicologici che attribuiamo a loro li abbiamo dentro di noi in abbondanza.
Nel lavoro esoterico amare il prossimo è indispensabile, ma non si può amare gli altri se prima non s’impara a mettersi nei panni dell’altra persona.
La crudeltà continuerà ad esistere sulla faccia della Terra finché non avremo imparato a metterci al posto degli altri.
Tuttavia se non si ha il coraggio di vedersi, come ci si può mettere al posto degli altri?
Perché dobbiamo vedere esclusivamente la parte cattiva delle altre persone?
L’antipatia meccanica verso un’altra persona che conosciamo per la prima volta indica il fatto di non sapersi mettere al posto del prossimo, di non amare il prossimo, di avere la Coscienza troppo addormentata.
Ci risulta molto antipatica una determinata persona? Per quale motivo? Forse perché beve? Osserviamoci… Siamo sicuri della nostra virtù? Siamo sicuri di non avere dentro di noi l’io dell’ubriachezza?
Sarebbe meglio se, vedendo un ubriaco fare pagliacciate, dicessimo: “Quello sono io, che pagliacciate sto facendo…”.
Sei una donna onesta e virtuosa e per questo motivo non puoi vedere quella certa signora, hai dell’antipatia nei suoi confronti. Perché? Ti senti davvero sicura di te stessa? Credi di non avere dentro di te l’io della lussuria? Pensi che quella signora screditata a causa dei suoi scandali e delle sue lascivie sia perversa? Sei sicura che dentro di te non esista la lascivia e la perversità che vedi in quella donna?
Sarebbe meglio se ti auto-osservassi intimamente e in profonda meditazione ti mettessi al posto di quella donna che detesti.
È urgente valorizzare il lavoro esoterico gnostico, è indispensabile comprenderlo e apprezzarlo se aneliamo veramente ad un cambiamento radicale.
È indispensabile saper amare i nostri simili, studiare la Gnosi e portare questo insegnamento a tutte le persone, altrimenti cadremo nell’egoismo...
                                            
                                       Samael Aun Weor, Psicologia rivoluzionaria


 

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